28.5.21

 “FORZA” e “CORAGGIO”



Da Berlusconi, fino  a Toti e Brugnaro, vent’anni di storia politica italiana con il sogno di un vero partito liberale  mai nato

 

di Roberto Buonasorte

Forza Italia nacque, nel 1993 su intuito di Silvio Berlusconi, per colmare un vuoto politico che si era venuto a creare dopo le note vicende conosciute con il nome di tangentopoli.
Il Cavaliere, nel bene e nel male ha occupato la scena, da assoluto protagonista, per almeno un ventennio; ragionevolmente dal 1993 appunto, fino al 2013, anno spartiacque essendo quello il momento in cui viene condannato in via definitiva per frode fiscale, decade da Parlamentare e dal 2014 sconta la pena inflitta dal Tribunale di Milano con l’affidamento ai servizi sociali; lavorerà a Cesano Boscone assistendo anziani in una casa di riposo.
Poi nascerà il “patto del Nazareno” con conseguente legge elettorale appositamente studiata per non far uscire un vincitore certo la sera dello spoglio... e poi le elezioni del 2018, il Governo Lega - 5 Stelle, e poi 5 Stelle - PD, fino a quello in carica con tutti dentro tranne noi di Fratelli d’Italia.
Forza Italia dunque - e lo scriviamo con rispetto, a mo’ di analisi da offrire come spunto di riflessione al cortese lettore - sembra aver perso quello smalto iniziale che pure aveva suscitato un grande interesse nel corso degli anni.
Arriva poi Giovanni Toti con il suo movimento “Cambiamo!” che diventa un apripista rispetto a ciò che è nato poche ore fa: “Coraggio Italia” (così si chiama il nuovo soggetto tenuto a battesimo dal notaio pochi giorni fa a Roma e che vede come protagonista il sindaco di Venezia Brugnaro che proprio insieme al Governatore della Liguria ne ha dato l’annuncio).
Sembrerebbe che Antonio Tajani (assieme all’alleato di ferro Maurizio Gasparri) non l’abbia presa affatto bene, anche perché dopo i primi annunci di parlamentari azzurri che avrebbero già aderito al nuovo soggetto, ce ne sarebbero in arrivo molti altri.
Questioni loro, per carità (mai entrare nelle dinamiche di altri partiti, soprattutto se alleati) lo scriviamo solo per fare analisi, come dicevamo all’inizio,  e dunque c’è chi sospetta uno scossone tra gli azzurri; con Forza Italia da una parte in crisi di consensi, e dall’altra - in virtù della legge che ha ridotto il numero dei parlamentari da eleggere sin dalla prossima volta - consapevole che difficilmente riuscirà a riconfermare più del 30 per cento degli uscenti.
Ecco dunque che diventa attrattivo il movimento di Brugnaro e Toti “Coraggio Italia”.
Da “Forza Italia” a “Coraggio Italia”, come dire: “forza” e “coraggio”, dopo aprile viene maggio...