“FORZA” e “CORAGGIO”
Da Berlusconi, fino a Toti e Brugnaro, vent’anni di storia politica
italiana con il sogno di un vero partito liberale mai nato
di Roberto Buonasorte
Forza Italia nacque, nel 1993 su intuito di
Silvio Berlusconi, per colmare un vuoto politico che si era venuto a creare
dopo le note vicende conosciute con il nome di tangentopoli.
Il Cavaliere, nel bene e nel male ha occupato la
scena, da assoluto protagonista, per almeno un ventennio; ragionevolmente dal
1993 appunto, fino al 2013, anno spartiacque essendo quello il momento in cui viene condannato in via definitiva per frode fiscale, decade da Parlamentare e dal 2014 sconta la pena inflitta dal Tribunale di Milano con
l’affidamento ai servizi sociali; lavorerà a Cesano Boscone assistendo anziani
in una casa di riposo.
Poi nascerà il “patto del Nazareno” con
conseguente legge elettorale appositamente studiata per non far uscire un
vincitore certo la sera dello spoglio... e poi le elezioni del 2018, il Governo
Lega - 5 Stelle, e poi 5 Stelle - PD, fino a quello in carica con tutti dentro
tranne noi di Fratelli d’Italia.
Forza Italia dunque - e lo scriviamo con rispetto,
a mo’ di analisi da offrire come spunto di riflessione al cortese lettore -
sembra aver perso quello smalto iniziale che pure aveva suscitato un grande
interesse nel corso degli anni.
Arriva poi Giovanni Toti con il suo movimento
“Cambiamo!” che diventa un apripista rispetto a ciò che è nato poche ore fa:
“Coraggio Italia” (così si chiama il nuovo soggetto tenuto a battesimo dal
notaio pochi giorni fa a Roma e che vede come protagonista il sindaco di
Venezia Brugnaro che proprio insieme al Governatore della Liguria ne ha dato
l’annuncio).
Sembrerebbe che Antonio Tajani (assieme
all’alleato di ferro Maurizio Gasparri) non l’abbia presa affatto bene, anche
perché dopo i primi annunci di parlamentari azzurri che avrebbero già aderito
al nuovo soggetto, ce ne sarebbero in arrivo molti altri.
Questioni loro, per carità (mai entrare nelle
dinamiche di altri partiti, soprattutto se alleati) lo scriviamo solo per fare
analisi, come dicevamo all’inizio, e dunque c’è chi sospetta uno scossone
tra gli azzurri; con Forza Italia da una parte in crisi di consensi, e
dall’altra - in virtù della legge che ha ridotto il numero dei parlamentari da
eleggere sin dalla prossima volta - consapevole che difficilmente riuscirà a
riconfermare più del 30 per cento degli uscenti.
Ecco dunque che diventa attrattivo il movimento di
Brugnaro e Toti “Coraggio Italia”.
Da “Forza Italia” a “Coraggio Italia”, come dire:
“forza” e “coraggio”, dopo aprile viene maggio...