3.2.21

 

BYE BYE 

 


di Roberto Buonasorte

 

Lo confesso, ero tra quelli che pensavano che alla fine l’ennesimo compromesso lo avrebbero trovato - e come me tantissimi altri – tanto era forte la voglia di rimanere incollati alla poltrona.

Evidentemente nessuno aveva messo in conto la “variante Renzi”…

Li ha fregati tutti, il senatore di Rignano: prima lo ha fatto nascere – il Conte bis -  poi lo ha distrutto riducendolo ai minimi termini, esattamente come fece con il PD che pure lo aveva portato ad oltre il 40% dei consensi per poi farlo dimezzare nel giro di un anno.

Per non parlare di Italia Viva che nella sua testa voleva diventasse un partitone del 20% destinato, addirittura, a papparsi Forza Italia e invece non schioda dal 2%, Italia Vivacchia dovrebbero chiamarlo.

Da stamane dunque, dalla Farnesina a via Arenula, fino ad arrivare  a palazzo Chigi, si sloggia, e come sarebbe divertente osservare centinaia di percettori del reddito di cittadinanza – magari sotto la sapiente regia di alcuni Navigator – fare finalmente qualcosa di utile: aiutare gli ex ministri a fare gli scatoloni.

A casa dunque Giuseppi, Di Maio, Fraccaro, Bonafede, Azzolina, e con loro quel Rocco Casalino considerato da molti il vero colpevole di molti disastri.

Insieme agli odiatori sociali a cinque stelle - capaci unicamente di prendersela con chiunque abbia fatto politica prima del loro arrivo - perderanno la poltrona tutti gli altri, da Franceschini alla De Micheli, da Speranza a Gualtieri e con loro, nel tritacarne renziano, è finito pure Nicola Zingaretti ed il suo mentore dalle belle ambizioni Goffredo Bettini. Tutti a casa.

Nelle prossime ore si capirà innanzitutto se il governo Draghi decollerà e poi quale durata avrà e con quale maggioranza parlamentare; una cosa comunque è certa, può durare 4 mesi, un anno, o addirittura due, ma prima o poi al voto si tornerà, e siccome non potrà essere un governo tecnico a cambiare la legge elettorale, si andrà con l’attuale e per il centrodestra non potrà che essere un trionfo.

Intanto ci siamo liberati di questi incapaci e già è un primo passo, si tratterà solo di pazientare un po’.

Bye bye Di Maio, bye Bonafede, bye bye Fraccaro, a casa!

A Casa-lino.

 

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