BYE BYE
di Roberto Buonasorte
Lo confesso, ero tra quelli che pensavano che alla fine l’ennesimo
compromesso lo avrebbero trovato - e come me tantissimi altri – tanto era forte
la voglia di rimanere incollati alla poltrona.
Evidentemente nessuno aveva messo in
conto la “variante Renzi”…
Li ha fregati tutti, il senatore di Rignano: prima lo ha
fatto nascere – il Conte bis - poi lo ha
distrutto riducendolo ai minimi termini, esattamente come fece con il PD che
pure lo aveva portato ad oltre il 40% dei consensi per poi farlo dimezzare nel
giro di un anno.
Per non parlare di Italia Viva che nella sua testa voleva
diventasse un partitone del 20% destinato, addirittura, a papparsi Forza Italia
e invece non schioda dal 2%, Italia Vivacchia dovrebbero chiamarlo.
Da stamane dunque, dalla Farnesina a via Arenula, fino ad arrivare
a palazzo Chigi, si sloggia, e come
sarebbe divertente osservare centinaia di percettori del reddito di
cittadinanza – magari sotto la sapiente regia di alcuni Navigator – fare finalmente
qualcosa di utile: aiutare gli ex ministri a fare gli scatoloni.
A casa dunque Giuseppi, Di Maio, Fraccaro, Bonafede, Azzolina,
e con loro quel Rocco Casalino considerato da molti il vero colpevole di molti
disastri.
Insieme agli odiatori sociali a cinque stelle - capaci unicamente di prendersela con chiunque abbia fatto politica prima del loro arrivo - perderanno la
poltrona tutti gli altri, da Franceschini alla De Micheli, da Speranza a
Gualtieri e con loro, nel tritacarne renziano, è finito pure Nicola Zingaretti
ed il suo mentore dalle belle ambizioni Goffredo Bettini. Tutti a casa.
Nelle prossime ore si capirà innanzitutto se il governo Draghi
decollerà e poi quale durata avrà e con quale maggioranza parlamentare; una
cosa comunque è certa, può durare 4 mesi, un anno, o addirittura due, ma prima
o poi al voto si tornerà, e siccome non potrà essere un governo tecnico a cambiare
la legge elettorale, si andrà con l’attuale e per il centrodestra non potrà che
essere un trionfo.
Intanto ci siamo liberati di questi incapaci e già è un primo
passo, si tratterà solo di pazientare un po’.
Bye bye Di Maio, bye Bonafede, bye bye Fraccaro, a casa!
A Casa-lino.
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