Il fu Matteo Premier sempre più sull’orlo del precipizio
ITALIA VIVEVA…
di Roberto Buonasorte
Gli ronzano ancora intorno, a Matteo
Renzi, perché sperano di ruspare qualcosa; un incarico, una poltrona, una
raccomandazione (magari in Rai…) ma finiti posti e poltrone – dopo essere stato
abbandonato dal popolo e dagli elettori, come stanno a dimostrare tutti i
sondaggi – il fu Matteo Premier rimarrà davvero solo.
Lo rinnegheranno persino la Boschi
Bonifazi e Giachetti: si accettano scommesse.
Lo spregiudicato ragazzo che cresciuto a
Rignano sull’Arno in pochi anni ha conquistato Palazzo Chigi, all’inizio
qualche speranza l’aveva effettivamente suscitata ma poi, come accade a tutti i
“bulli” (o come si dice a Roma “coatti”) dotati di una arroganza fuori dal
comune, prima o poi il “botto” lo fai.
Evidentemente le scissioni, e ne abbiamo
vedute molte negli ultimi anni, non portano quasi mai fortuna; dunque anche
Italia viva dopo una prima fase nella quale poteva destare qualche interesse, o
se si vuole qualche curiosità, una volta esaurite ha cominciato a perdere
consensi ogni giorno, tanto che le ultime rilevazioni la danno addirittura
dietro ad un altro mini partitino che si chiama “Azione” guidato da due non esattamente “mostri” della politica che sono Calenda e Richetti.
Sarà dunque proprio Renzi, nonostante le
fibrillazioni quotidiane, a tenere in vita l’odiato Conte, perché se cade Conte anche lui va a casa, e se comunque un lavoro e una professione il primo ce l’ha, il nostro
cosa si metterà a fare? E con lui gran parte di quelli che ad ogni livello lo
hanno seguito.
La partita vera, a modesto parere di chi
scrive, si disputerà dunque sulle regole del gioco, ovvero sulla nuova legge
elettorale di cui – nonostante l’emergenza sanitaria in corso – nelle segrete
stanze si sta discutendo proprio in queste settimane.
L’impianto – racconta chi è bene informato
– sarà di tipo proporzionale, e fin qui ci può stare: ognuno parlerà alla sua
tifoseria e porterà a casa i seggi proporzionalmente ai voti raccolti.
Chi griderà alla truffa e chiederà
alleanze chiare prima del voto in modo che si sappia quale coalizione governerà
non sarà credibile: ricordiamoci sempre che la Lega nel 2018 ha eletto una parte dei suoi
parlamentari anche grazie ai voti di Fratelli d’Italia e Forza Italia ma poi è
andata al governo con i grillini spartendo le poltrone con Di Maio Fraccaro e
Bonafede…
Pertanto la vera sfida sarà quella della
soglia di sbarramento da applicare per poter accedere alla ripartizione dei
seggi parlamentari.
Se dunque vi sarà un proporzionale con
soglia di sbarramento bassa (o addirittura senza soglia di sbarramento, magari
per chi si allea) il “bullo” fiorentino potrebbe salvarsi, ma se decidono di farlo
fuori imponendo una soglia alta per lui sarebbe la fine e finirebbe anche la
sua creatura, Italia viva, alla quale sarebbe obbligato a cambiar nome in Italia
viveva…
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