8.12.19


Greccio, il Presepe
e il senso di appartenenza 
di un popolo

Il messaggio della nascita di Gesù
e quello di San Francesco d’Assisi
in un luogo semplice e straordinario

di Anna Beatrice d’Assergi

Il Presepe di Greccio non è solo la tredicesima delle ventotto scene del ciclo di affreschi di Giotto nella Basilica superiore di Assisi. È il “primo presepe”, quello di San Francesco, quello da cui trae ispirazione tutto il mondo cattolico per celebrare anche per immagini la festa più importante dell’anno: il Natale, la nascita di Gesù. È il Presepe a ricordarci cos’è il Natale, non una fiera di doni e cibo in tavola, non il consumismo che si consuma tra lucine colorate e spettacoli, ma l’intima essenza della religione cristiana, la nascita del Figlio di Dio, venuto sulla terra a salvare l’umanità. Non si dica che è anacronistico, tutto questo, né che “i tempi sono cambiati”. I tempi   sono cambiati, certamente, ma la verità storica (e spirituale per chi crede) è una sola.
Nell’era del consumismo è normale che ci sia una corsa ad allestire la vetrina più bella, a preparare il panettone più buono (e viva sempre le produzioni artigianali, abbasso la produzione di massa), a fornire il massimo dei servizi al consumatore: è normale ed è anche giusto, l’economia è da sempre il motore della società, le famiglie si sostentano con l’economia che gira e non certo con la reclusione in preghiera e basta.
Tutto giusto e sacrosanto, ci mancherebbe. Ma non dimentichiamo mai il senso vero delle cose, facciamo sì che il nostro pensiero sia rivolto prima all’intimo significato di una giornata, di una festa, di un evento, e poi al resto.
Il Presepe di Greccio è altamente simbolico perché è il primo. Era il Natale del 1223 quando il Poverello di Assisi scelse proprio questo piccolo borgo del reatino per realizzare il primo Presepe della storia. Somigliava molto ai luoghi in cui nacque Nostro Signore, quel piccolo borgo, povero, semplice, meravigliosamente umano. Fu quel luogo semplice e povero a potersi onorare della nascita del primo presepe, così come il luogo semplice di Betlemme aveva avuto il privilegio della nascita di Gesù.
Greccio è luogo sacro, per questo, non c’è dubbio. Dal 1972 la Pro Loco di Greccio rappresenta ancora oggi quell’evento, con la Rievocazione storica del Presepe di Greccio, per sei sere dal 24 dicembre al 6 gennaio.
Non è un caso che il Pontefice si sia recato di recente proprio in quel luogo così semplice e speciale. Sarà l’occasione non solo per tornare a vivere il Natale con lo spirito giusto, ma anche per perpetuare il messaggio di San Francesco d’Assisi, il Poverello che chiamava “Sorella” anche la Morte.

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