21.1.20


La notizia è di quelle che fanno rabbrividire, la Città Eterna è preceduta soltanto dalla capitale colombiana Bokotà




ROMA, SECONDA AL MONDO

PER TRAFFICO


Anche Milano nella “top ten", al settimo posto, e supera Bari Bologna Palermo e addirittura Napoli…


di Roberto Buonasorte

254, tante sono le ore che mediamente il cittadino romano perde ogni anno nel traffico.
E’ quanto emerge da un’analisi del “Global card scorecard di Inrix che analizza i trend sulla congestione urbana in quasi 40 Paesi.
Sono numeri spaventosi; Roma è seconda solo alla capitale della Colombia, Bokotà, che con i suoi 8 milioni di abitanti, di ore nel traffico ne perde ben 272; nella “top ten", se così si può dire, al settimo posto c’è un’altra città italiana: Milano.
Fa riflettere il fatto che nel nostro Paese – a differenza di quanto in genere si possa immaginare – la caotica città di Napoli viene dopo quella di Firenze.
Dublino invece è la terza città al mondo nella classifica di quelle con una bassa velocità dei veicoli nel centro cittadino con soli 9,5 chilometri percorsi in un’ora, appena il doppio di un pedone.
Naturalmente tutto questo non incide solo sulla qualità della vita ma anche su questioni di tipo economico, si stima infatti che la congestione incide per 2291 dollari pro capite per gli abitanti di Boston e 1680 sterline l’anno per il cittadino londinese.
"C'è un altro inquinante che riduce la qualità della vita delle persone oltre allo smog, sono le ore perse nel traffico da ogni cittadino e Roma e Milano sono tra le città nel mondo con il maggior numero di ore perse per ogni cittadino nel traffico", spiega il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, commentando i dati.

"La quantità di auto circolanti in Italia - aggiunge - è tra le più alte d'Europa e questa è anche una causa dell'emergenza sanitaria rappresentata dal superamento dei limiti di legge di Pm10 e 2.5 e i sindaci devono affrontare questo problema contestualmente alla trasformazione delle città a misura di trasporto pubblico. Il sindaco Sala e il sindaco Raggi affrontino con determinazione l'emergenza sanitaria dello smog riducendo drasticamente il traffico privato nelle città e non affrontino il problema solo quando assistiamo al superamento dei limiti di legge", conclude Bonelli. 
In effetti quella del traffico sta diventando sempre più un’emergenza nazionale, e non sappiamo se la proposta di calcolare anche il tempo impiegato per raggiungere il posto di lavoro e ritorno a casa come orario effettivo di servizio (a patto che si svolgano le mansioni, con computer ecc…) possa incentivare ad adoperare mezzi pubblici o spostarsi in auto in 4, 5 colleghi sulla stessa vettura anziché una sola persona per macchina, ma fatto sta che servirebbe almeno a provare ad invertire la tendenza.
Così come il telelavoro; sia in aziende private che nel pubblico sono moltissime le mansioni che si possono svolgere da casa anziché stare attaccato al computer tutto il giorno e invadere le arterie sia al mattino che alla sera.
Molte aziende già lo fanno, propongono al dipendente di lavorare da casa a fronte di una piccola riduzione dello stipendio.
Vi sarebbero molti vantaggi, non solo legati alla riduzione dello smog, ma anche ad una migliore qualità della vita, per tutti, e ad un notevole risparmio economico.
Ci si arriverà mai?


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