10.1.20


La proposta demo-grillina di nuova legge elettorale
in senso proporzionale fa schifo

CI RIPORTANO A 30 ANNI FA…

Intanto qualche Senatore ritira persino la firma che serve
per chiedere il referendum sul taglio dei Parlamentari



Quando i compagni vanno in tv, soprattutto se ospiti in trasmissioni condotte da amichetti o amichette, è consentito loro dire di tutto, anche cazzate colossali, tanto non ci sarà alcun giornalista con il ditino ammonitore pronto ad incalzarli.
E così l’ultima sceneggiata è andata in onda l’altra sera ad “Otto e mezzo” in uno splendido duetto tra Lilli Gruber e Nicola Zingaretti. Tra le domande che la Gruber ha posto al Segretario Dem – con una cortesia ed una educazione davvero inedite– c’è stata quella relativa alla nuova legge elettorale; nel confermare la volontà di andare verso un sistema sostanzialmente proporzionale (tema che approfondiremo più avanti) il fantastico Zinga ha poi aggiunto che ciò si rende necessario anche perché si è ormai consolidato un sistema tutto sommato bipolare… Non credendo alle mie orecchie il giorno dopo ho riascoltato la puntata, e il Presidente della Regione Lazio ha detto proprio questo.
Annamo bene, proprio bene….” Avrebbe esclamato l’indimenticabile Sora Lella.
Ma figliolo, come ti viene in mente che possano camminare insieme sistema proporzionale ed impianto bipolare?
Bah…
Nella mattinata di ieri intanto, non avendo raggiunto un’intesa in Commissione, e' stato presentato il testo di proposta di riforma della legge elettorale a firma del presidente pentastellato Giuseppe Brescia. La proposta prevede la soppressione dei collegi uninominali presenti nell’attuale legge e un proporzionale con soglia di sbarramento al 5% e un piccolo “diritto di tribuna” per i partiti che non raggiungono il 5 ma a patto che vi siano alcune condizioni; "Germanicum", lo hanno già chiamato per via della somiglianza al sistema in vigore dalle parti della Merkel.
Ma senza entrare in tecnicismi noiosi ci preme evidenziare alcune cose: innanzitutto se davvero si vuole arrivare ad un proporzionale esso non dovrebbe essere condizionato da una soglia di sbarramento; il proporzionale o è puro altrimenti è un ricatto bello e buono e davvero vergognoso; lo sbarramento infatti ben si concilia con un sistema maggioritario che per sua natura avendo uno sbarramento alto induce le forze politiche ad allearsi, ma non nel sistema proporzionale.
Poi c’è la riduzione del numero dei Parlamentari.
A proposito, come ipotizzato su questo blog tempo fa, sembrerebbe ieri è slittata la presentazione delle firme necessarie da parte dei Senatori per chiedere l’indizione del referendum confermativo sul taglio; a differenza di quanto annunciato da Salvini circa il raggiungimento delle firme (almeno 64), qualcuno si è sfilato…
Ed infine, come ci piace spesso fare giocando un po’ con i numeri, se passa il taglio e la nuova legge elettorale proporzionale con diritto di tribuna, a sondaggi attuali avremmo, in caso di elezioni – più o meno – la seguente situazione poi, cari lettori, tirate voi le somme e le relative considerazioni…
Alla Camera con 400 Deputati da eleggere (al Senato in linea di massima calcolate tutto al 50%) La Lega dagli attuali 125 Deputati passerebbe a 142, il PD da 88 a 80, Fratelli d’Italia da 35 a 46 e, udite udite, Forza Italia da 97 a 27 e i grillini (come è giusto che sia!) da 213 a 69!!!
Ma dico io, buonuomo di Beppe Grillo, è convenuto fa’ tutto ‘sto casino: mettere gli italiani gli uni contro gli altri, far credere che tagliando quattro spicci di vitalizi si sarebbero risolti tutti i problemi, illudere un po' di  poveracci per lo più del sud con il reddito di cittadinanza? E’ convenuto tutto questo, se poi ci ritroveremo a votare come trent’anni fa con il sistema proporzionale?



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