La proposta demo-grillina di nuova legge elettorale
in senso proporzionale fa schifo
CI RIPORTANO A 30 ANNI FA…
Intanto qualche
Senatore ritira persino la firma che serve
per chiedere il
referendum sul taglio dei Parlamentari
Quando
i compagni vanno in tv, soprattutto se ospiti in
trasmissioni condotte da amichetti o amichette, è consentito loro dire di
tutto, anche cazzate colossali, tanto non ci sarà alcun giornalista con il
ditino ammonitore pronto ad incalzarli.
E così
l’ultima sceneggiata è andata in onda l’altra sera ad “Otto e mezzo”
in uno splendido duetto tra Lilli Gruber e Nicola
Zingaretti. Tra le domande che la Gruber ha posto al Segretario Dem – con
una cortesia ed una educazione davvero inedite– c’è stata quella relativa
alla nuova legge elettorale; nel confermare la volontà di andare verso un
sistema sostanzialmente proporzionale (tema che approfondiremo più avanti) il
fantastico Zinga ha poi aggiunto che ciò si rende necessario anche perché si
è ormai consolidato un sistema tutto sommato bipolare… Non credendo alle mie
orecchie il giorno dopo ho riascoltato la puntata, e il Presidente della
Regione Lazio ha detto proprio questo.
“Annamo
bene, proprio bene….” Avrebbe esclamato l’indimenticabile Sora
Lella.
Ma
figliolo, come ti viene in mente che possano camminare insieme sistema
proporzionale ed impianto bipolare?
Bah…
Nella
mattinata di ieri intanto, non avendo raggiunto un’intesa in Commissione, e'
stato presentato il testo di proposta di riforma della legge elettorale a
firma del presidente pentastellato Giuseppe Brescia. La proposta prevede la
soppressione dei collegi uninominali presenti nell’attuale legge e un
proporzionale con soglia di sbarramento al 5% e un piccolo “diritto di
tribuna” per i partiti che non raggiungono il 5 ma a patto che vi siano
alcune condizioni; "Germanicum", lo hanno già chiamato per via della somiglianza al sistema in vigore dalle parti della Merkel.
Ma senza
entrare in tecnicismi noiosi ci preme evidenziare alcune cose: innanzitutto
se davvero si vuole arrivare ad un proporzionale esso non dovrebbe essere
condizionato da una soglia di sbarramento; il proporzionale o è puro
altrimenti è un ricatto bello e buono e davvero vergognoso; lo sbarramento
infatti ben si concilia con un sistema maggioritario che per sua natura avendo
uno sbarramento alto induce le forze politiche ad allearsi, ma non nel
sistema proporzionale.
Poi
c’è la riduzione del numero dei Parlamentari.
A
proposito, come ipotizzato su questo blog tempo fa, sembrerebbe ieri è slittata la presentazione delle firme necessarie da parte dei Senatori per
chiedere l’indizione del referendum confermativo sul taglio; a differenza di quanto annunciato da Salvini circa il raggiungimento delle firme (almeno 64), qualcuno si è sfilato…
Ed
infine, come ci piace spesso fare giocando un po’ con i numeri, se passa il taglio e
la nuova legge elettorale proporzionale con diritto di tribuna, a sondaggi
attuali avremmo, in caso di elezioni – più o meno – la seguente situazione poi, cari lettori, tirate voi le somme e le relative considerazioni…
Alla
Camera con 400 Deputati da eleggere (al Senato in linea di massima calcolate
tutto al 50%) La Lega dagli attuali 125 Deputati passerebbe a 142, il PD da
88 a 80, Fratelli d’Italia da 35 a 46 e, udite udite, Forza Italia da 97 a 27
e i grillini (come è giusto che sia!) da 213 a 69!!!
Ma
dico io, buonuomo di Beppe Grillo, è convenuto fa’ tutto ‘sto casino: mettere
gli italiani gli uni contro gli altri, far credere che tagliando quattro
spicci di vitalizi si sarebbero risolti tutti i problemi, illudere un po' di poveracci per lo più del sud con il reddito di cittadinanza? E’ convenuto
tutto questo, se poi ci ritroveremo a votare come trent’anni fa con il
sistema proporzionale?
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10.1.20
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