L’uso di droghe e quello improprio del telefonino
sono tra le maggiori cause di morti assurde
OMICIDIO
STRADALE:
SOLO CON
PENE ESEMPLARI
SI
SCONFIGGE QUESTO MALE
Occorrerebbe
però intervenire anche sui pedoni,
troppo
spesso ineducati e irresponsabili
di Roberto Buonasorte
E' inutile girarci intorno, se si vuole fermare
questa mattanza o si interviene con pene severissime altrimenti è meglio tacere.
Parliamoci chiaro, con l’introduzione del reato
di "omicidio stradale" qualche passo in avanti è stato fatto - fu il bravo avvocato Monica Nassisi già nel 2011 la prima di destra ad occuparsene lanciando una raccolta firme a livello nazionale - ma da
qui a dire che il fenomeno delle troppe morti sia stato debellato, ce ne passa.Non vogliamo parlare oggi di Gaia e Camilla,
fiumi d’inchiostro e migliaia di foto e commenti sulla rete hanno inondato le
nostre giornate in questo triste fine di anno.Vogliamo invece concentrarci sull'inasprimento
delle pene da infliggere a chi, ad esempio, guida sotto l’effetto di droghe ed
alcol oppure a chi usa contemporaneamente il volante con una mano ed il
cellulare con l’altra.Se beccato alla guida in stato di ebrezza o sotto
l’effetto di stupefacenti ti togliessero la patente per dieci anni, saresti
disposto a rischiartela? Non credo.E’ ovvio che insieme alla pena inflitta va
garantito che non ci sia alcuna forma di sconto o diavoleria simile come troppo
spesso accade in questa nostra Italia ove si percepisce sempre più una sorta di
impunità a tutti i livelli.L’uso del telefonino mentre si guida è il
malcostume più diffuso tra gli italiani; anche in questo caso le pene sono
state inasprite ma, a modesto parere di chi scrive, non sufficientemente.Non ce ne rendiamo conto, probabilmente, ma davvero
il telefonino oggi è la causa maggiore di incidenti stradali, se pensiamo che
per rispondere immediatamente ad uno stupido messaggio su whatsapp o telegram rischiamo di investire un
pedone, addirittura sulle strisce pedonali, ciò è aberrante. Non dico che
bisogna arrivare alla pena di morte, ci mancherebbe altro, ma se metti una
norma che nel caso in cui ti becco a chattare con il tuo smartphone mentre sei
alla guida ti tolgo la patente e semplicemente non te la restituisco più, cioè te
la sospendo a vita, lo stupidotto o la stupidotta alla guida ci pensa due
volte prima di usare il telefonino o se la rischia?Crediamo che la risposta sia davvero scontata.Occhio però, non meno irresponsabile è l’incivile
pedone.Se combino un disastro perché per colpa mia investo
uno e mi porto dietro probabilmente uno shock
per tutta la vita, non meno grave è l’atteggiamento dei pedoni nostrani.Se vai in Francia, Germania o qualsiasi altro
paese del centro e nord Europa vedendo le vetture sfrecciare in centro ad alta
velocità pensi che siano dei pazzi, in realtà poi ti rendi conto invece che i
pazzi siamo noi italiani. Da loro infatti il pedone è sacro, egli attraversa la
strada solo sulle strisce pedonali e basta mettere un piede fuori dal
marciapiede che tutte le vetture si fermano, ma superate le stesse l’automobilista
è libero di correre. Se poi tu, pedone, te la rischi attraversando fuori dalle strisce sono fatti tuoi, hai torto. Punto. Da
noi il povero automobilista invece deve avere cento occhi; il pedone – ovviamente fuori
dalle strisce pedonali – con l’occhio fisso sul telefonino può sbucarti all'improvviso
in qualsiasi istante.E anche in questo caso, se fosse stabilito che se tu
attraversassi la strada fuori dalle strisce pedonali ti verrebbe inflitta una sanzione
da mille euro, e se addirittura con l’uso del telefonino gli euro da sborsare diventerebbero cinquemila, il fenomeno verrebbe debellato?Secondo noi si.E allora, caro Legislatore, affinché le troppe
morti che piangiamo ogni anno diventino solo un triste ricordo, evitiamo di piangerci
addosso, di promuovere inutili convegni: occorre intervenire con leggi severissime
e senza sconti di pena.Solo dove c’è certezza della pena si avrà un
popolo educato, disciplinato, e soprattutto sicuro.
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