2.11.19


I ritratti del sabato



Flavio Briatore

Un’altra storia tutta italiana, 
di un uomo che partito dal nulla
ha scalato il jet set tra motori e donne, 
ma che ha avuto anche qualche guaio con la giustizia
Le aveva provate tutte da ragazzo: 
assicuratore, maestro di sci, ristoratore.
Poi arrivano i Benetton, la formula 1, 
Naomi Campbell, e allora…


Er Cavaliere Nero
Piemontese come la sua grande amica e socia in affari Daniela Santanché, anche Flavio Briatore nasce nel cuneese, a Verzuolo per la precisione, un paesino di seimila abitanti a nord di Cuneo con una grande tradizione nell’industria cartaria.


Figlio di insegnanti, di fare la fine di tanti suoi paesani che lavorano appunto nelle cartiere, il giovane Flavio non ci pensa proprio.  
Oggi è conosciuto in tutto il mondo per essere divenuto un manager di successo e per essere uno dei volti più noti della mondanità che conta, ma se riavvolgiamo il nastro della sua vita scopriamo lati incredibili, fatti di continue capriole per sopravvivere; uno che campava alla giornata, all’inizio della sua vita lavorativa. Ma poi le amicizie giuste e una spregiudicatezza senza eguali, portano il geometra Flavio Briatore (che si diplomò da privatista, dopo essere stato bocciato due volte, discutendo una tesina che riguardava il progetto di una stalla) ad entrare a pieno titolo nella classifica degli italiani più ricchi.

Non sappiamo se Briatore abbia fatto più mestieri o abbia avuto più donne, ma di sicuro è stato  agente assicurativo, ha frequentato gli ambienti della Borsa, ha tentato di fare il ristoratore, e persino il maestro di sci; ma niente, tutte le attività dopo un po’ è costretto a chiuderle. Durante il periodo milanese si fa vedere in giro con Iva Zanicchi tanto che si presenta come agente discografico. In quel periodo si dedica anche ad altre attività, in particolare a quelle legate al mondo delle bische clandestine e al gioco d’azzardo, tanto che viene beccato e processato, ma dentro non ci va, perché nel frattempo è fuggito nelle Isole Vergini americane.
Nel patrio suolo vi rimetterà piede solo dopo che in Italia è stata approvata un’amnistia.

Ma se qualcuno pensa ad un Briatore in stile rifugio dorato nelle Isole Vergini tra sole spiaggia e belle ragazze si sbaglia di grosso, non è che sia insensibile alle pupe, anzi, ma egli – da lavoratore qual è – sfruttando l’amicizia coltivata con i Benetton durante il soggiorno milanese, apre proprio lì alcuni negozi Benetton in franchising facendo in poco tempo una carriera fulminante nell'azienda tessile..
E' proprio il caso di dire che il ragazzo ha stoffa... E' un uomo di grandi doti relazionali e da lì, nel cuore del Gruppo trevigiano - che intanto sponsorizza la Formula 1 – diventarne team manager è un attimo, approda nella Formula 1 Flavio, che per uno strana coincidenza nasce, quella competizione, nello stesso anno in cui nasce lui, il 1950.
Briatore ha trovato la sua dimensione, il suo mondo: il fascino della Formula 1, il rombo dei motori, le sponsorizzazioni che contano, bambole a più non posso e locali dove la notte scorrono fiumi di Champagne.
Entra a pieno titolo nel jet set dalla porta principale nello stesso periodo in cui inizia la love story  con la top model del momento, Naomi Campbell che però finisce nel 2001. Ne dà notizia in esclusiva il domenicale britannico “Sunday Mirror” che ne racconta retroscena fatti addirittura di violenze subite da Naomi e una richiesta risarcitoria per nove miliardi.
Anni e anni di successi in Formula 1 prima con Benetton poi in Renault pur continuando a fare affari comprando e rivendendo società o quote di esse.
Ma la passione principale continua ad essere quella della notte legata ai locali per soli vip, ed ecco che mentre sposa l’attrice Elisabetta Gregoraci, da cui nel 2010 avrà un figlio, che chiameranno Nathan Falco, apre il “Billionaire a Porto Cervo, a Montecarlo e a Dubai. E sempre a Montecarlo e a Marina di Pietrasanta il "Twiga", ed il resort di lusso, il  “Lion in The Sun a Malindi, in Kenia.

Addirittura qualche settimana fa ha annunciato di voler dar vita ad un nuovo partito in Italia, e c’è già pronto logo e nome: “Movimento del Fare” lo ha chiamato, con il probabile riferimento alla sua esperienza di imprenditore di successo partito dal nulla
E forse gli è venuto in mente – mentre costruiva la sua creatura politica – quel soprannome che gli amici gli avevano affibbiato da ragazzo: “Tribulé”, che in piemontese significa procedere con fatica, dover superare molti ostacoli.
Ostacoli e scandali che hanno caratterizzato la sua esistenza, fatta però anche di successi, donne e tanto gossip.
Come l’ultimo, quello rivelato recentemente dalla stampa sulla sua nuova fiamma, una bella ragazza toscana di vent’anni, dunque di cinquanta più giovane. Ma che vuoi che sia per Tribulè…




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