4.10.19


Borghi del Lazio
Gaeta





E' stata Repubblica Marinara
ed ha ospitato un carcere militare
Tra mare incantevole
e cucina invidiabile oggi ci tuffiamo 
nel centro del Tirreno   



di Roberto Buonasorte


Situata sullo sprone del Monte Orlando Gaeta ha origini antichissime tanto che i primi insediamenti risalgono addirittura al X secolo a.C., e già nell’antica Roma fu meta preferita per la villeggiatura da Consoli, Senatori ed Imperatori.
Anche se ai più il fatto è sconosciuto, Gaeta è stata anche una Repubblica Marinara – in genere si tende a studiare solo le quattro più note, Amalfi, Genova, Pisa e Venezia i cui stemmi formano, dal 1947, la bandiera della Marina Militare italiana e della Marina Mercantile -  ed ebbe una durata di tre secoli.

In questo periodo la città passò dall’Impero bizantino per finire nel Regno di Sicilia conoscendo il periodo più florido nel secolo che va dal 900 all’anno 1000.
Ancora oggi con i suoi poco più di ventimila abitanti, Gaeta è una meta ambita sia da romani che da napoletani essa infatti è quasi equidistante dalle due città; 140 chilometri di distanza dalla prima e 90 dalla seconda.
Tra i monumenti più significativi della città vi è sicuramente il Castello Angioino risalente probabilmente al Vi secolo; esso oggi per una parte è sede della Scuola Nautica della Guardia di Finanza e della sede distaccata dell’Università di Cassino, ma fino al 1989 è stato un carcere militare famoso ove fu recluso persino Herbert Kappler prima della rocambolesca fuga dall’Italia.

Posta in posizione incantevole Gaeta è strategica anche per chi volesse visitare l’arcipelago delle isole dette “Pontine” o “Ponziane” dal nome di quella più grande.
Oltre a Ponza e Ventotene – nota anche perché fu il luogo dove nel 1941 Arturo Spinelli ed Ernesto Rossi, che erano lì confinati, scrissero il famoso “Manifesto di Ventotene” – ve ne sono altre quattro: Santo Stefano, Zanone, Gavi e Palmarola (quest’ultima una volta Gianni Agnelli la definì addirittura l’isola più bella del mondo).

Tra i luoghi da visitare c’è sicuramente la Cattedrale di Sant’Erasmo e la chiesa della Santissima Annunziata che ha nel suo interno la famosa Cappella tutta ricoperta di oro zecchino.


Particolarmente suggestiva è la Grotta del Turco come pure molto appassionanti sono gli sport che si possono fare, dalle immersioni subacquee alle magnifiche arrampicate a picco sul mare.
I prodotti tipici della zona sono le famose olive di Gaeta che sono considerate  “patrimonio della gastronomia” come pure le “Tielle” che sono delle pizze rustiche tonde che vanno poi ripiene, a secondo dei gusti, o con le verdure oppure, ovviamente, con il pesce; dalle alici fino ad arrivare ai polpi non c’è che l’imbarazzo della scelta.


Il 31 dicembre infine, se non sopportate il freddo della montagna o il caos della metropoli, prenotate a Gaeta; durante la notte dell’ultimo dell’anno vi imbatterete con “Gliu Sciuscio, sono gruppi musicali locali che per tutta la notte attraversano le vie del centro intonando canti tipici.

Tante e tante ragioni, insomma, per chi non lo avesse già fatto, per scoprire questa bellissima città.

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