Borghi del Lazio
Gaeta
E' stata Repubblica Marinara
ed ha ospitato un carcere militare
Tra mare incantevole
e cucina invidiabile oggi ci tuffiamo
nel centro del Tirreno
di Roberto
Buonasorte
Situata sullo sprone del
Monte Orlando Gaeta ha origini antichissime tanto che i primi insediamenti
risalgono addirittura al X secolo a.C., e già nell’antica Roma fu meta
preferita per la villeggiatura da Consoli, Senatori ed Imperatori.
Anche se ai più il fatto
è sconosciuto, Gaeta è stata anche una Repubblica Marinara – in genere si tende
a studiare solo le quattro più note, Amalfi, Genova, Pisa e Venezia i cui
stemmi formano, dal 1947, la bandiera della Marina Militare italiana e della
Marina Mercantile - ed ebbe una durata
di tre secoli.
In questo periodo la
città passò dall’Impero bizantino per finire nel Regno di Sicilia conoscendo il
periodo più florido nel secolo che va dal 900 all’anno 1000.
Ancora oggi con i suoi
poco più di ventimila abitanti, Gaeta è una meta ambita sia da romani che da
napoletani essa infatti è quasi equidistante dalle due città; 140 chilometri di
distanza dalla prima e 90 dalla seconda.
Tra i monumenti più
significativi della città vi è sicuramente il Castello Angioino risalente
probabilmente al Vi secolo; esso oggi per una parte è sede della Scuola Nautica
della Guardia di Finanza e della sede distaccata dell’Università di Cassino, ma
fino al 1989 è stato un carcere militare famoso ove fu recluso persino Herbert
Kappler prima della rocambolesca fuga dall’Italia.
Posta in posizione
incantevole Gaeta è strategica anche per chi volesse visitare l’arcipelago delle
isole dette “Pontine” o “Ponziane” dal nome di quella più grande.
Oltre a Ponza e Ventotene
– nota anche perché fu il luogo dove nel 1941 Arturo Spinelli ed Ernesto Rossi,
che erano lì confinati, scrissero il famoso “Manifesto di Ventotene” – ve ne
sono altre quattro: Santo Stefano, Zanone, Gavi e Palmarola (quest’ultima una
volta Gianni Agnelli la definì addirittura l’isola più bella del mondo).
Tra i luoghi da visitare
c’è sicuramente la Cattedrale di Sant’Erasmo e la chiesa della Santissima
Annunziata che ha nel suo interno la famosa Cappella tutta ricoperta di oro
zecchino.
Particolarmente suggestiva
è la Grotta del Turco come pure molto appassionanti sono gli sport che si
possono fare, dalle immersioni subacquee alle magnifiche arrampicate a picco
sul mare.
I prodotti tipici della
zona sono le famose olive di Gaeta che sono considerate “patrimonio della gastronomia” come pure le “Tielle”
che sono delle pizze rustiche tonde che vanno poi ripiene, a secondo dei gusti,
o con le verdure oppure, ovviamente, con il pesce; dalle alici fino ad arrivare
ai polpi non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Il 31 dicembre infine, se
non sopportate il freddo della montagna o il caos della metropoli, prenotate a
Gaeta; durante la notte dell’ultimo dell’anno vi imbatterete con “Gliu Sciuscio”, sono gruppi musicali
locali che per tutta la notte attraversano le vie del centro intonando canti
tipici.
Tante e tante ragioni,
insomma, per chi non lo avesse già fatto, per scoprire questa bellissima città.
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