Meravigliose Marche
“Lonely Planet”, la prestigiosa casa editrice
australiana che diffonde guide turistiche in tutto il pianeta, la indicano come seconda regione più bella del mondo
di Anna Beatrice d’Assergi
La seconda regione più bella del
mondo, per “Lonely Planet, è nel centro Italia. Proprio quel meraviglioso e
sfortunato centro Italia devastato dal terremoto
del 2016, proprio quello spicchio del Belpaese da ricostruire al più presto. Lonely
Planet, stilando la classifica internazionale “Best in Travel 2020 – Top
ten Regions” ha decretato che il secondo posto al mondo spetta alle Marche, all’operosa regione nel cuore
d’Italia, che offre mare e montagna, splendide coste e strepitose vette, e che
è anche un esempio di come si può vivere bene in piccoli centri. “Dopo decenni in un ruolo un po’
defilato – scrive la guida -, le Marche
sono finalmente pronte a mettersi sotto i riflettori. Nel 2020, infatti, la
regione salirà alla ribalta, quando Urbino, una delle sue città più suggestive,
guiderà le celebrazioni per il 500°
anniversario della morte del grande pittore rinascimentale Raffaello”, e
poi elenca le meraviglie che le Marche celano, dalle rovine romane alle
architetture gotiche, dai castelli medievali ai palazzi rinascimentali, dalle
montagne alle coste dell’Adriatico ai festival gastronomici. Già, perché questa
bella regione possiede anche un tesoro che potremmo definire “immateriale”,
composto di una serie di tradizioni, usi, costumi, ricette, sapori e profumi,
preziose specificità di un territorio che da sempre dà all’Italia il meglio di
sé. Regione operosa, dicevamo: i marchigiani
sono grandi lavoratori, ordinati, disciplinati. Prima delle Marche, solo la Via della Seta, in Asia Centrale.
Tutto il resto viene dopo: la lista delle mete turistiche è affascinante, va
dal Giappone agli Usa, dall’Australia
alla Cina, dalla Spagna alla Croazia, dalla Foresta Amazzonica al Brasile.
Tutti luoghi straordinari, ma tutti non hanno retto il confronto con le verdi Marche.
E allora qualche considerazione va fatta. Primo: le Marche sono agevolmente
raggiungibili da tutta Italia con poche ore di viaggio in auto. Viaggiare per
il mondo è qualcosa di meraviglioso, se cominciassimo da casa nostra non
sarebbe affatto male. Secondo: se una guida internazionale mette al secondo
posto della sua top ten la regione Marche, significa che questi luoghi meritano
attenzione quantomeno adeguata allo scranno che ad essi è stato assegnato. E
dunque: ricostruire le zone terremotate, prima di tutto, ma anche dotare i
tanti luoghi straordinari del Belpaese di infrastrutture tali da essere
raggiungibili il più facilmente possibile. Vi sono angoli di territorio
italiano che conservano meraviglie difficilmente rinvenibili in gran parte del
mondo, che restano però piccole isole dove arrivare è difficilissimo. Non si
deve deturpare il Paese con superstrade improbabili, per carità, nemmeno però
si può pensare di poter vivere – nel terzo millennio - in un Paese di sentieri
adatti ad essere percorsi, in molti casi, solo da somari e carretti.
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