E’ PANICO NEI PARTITI
Se davvero dovesse passare il taglio dei Parlamentari
sarà una mattanza
Abbiamo provato a fare alcune proiezioni,
ne è uscito un quadro devastante
Molti dovranno dire addio ai sogni di gloria
perché qui non si salvano neppure gli uscenti…
di Roberto Buonasorte
Se davvero dovesse passare il taglio dei Parlamentari sarà
una mattanza.
Entro la prima decade di questo mese la Camera dei Deputati dovrà fare l’ultimo passaggio, e se vi sarà il
sì dell’aula, dalla prossima Legislatura il Senato verrà ridotto nella sua composizione passando dagli attuali 315 membri (più i famosi “Senatori a vita” nominati dal Capo dello Stato, che sarebbe ora di
abolire) ai 200; mentre la Camera dei
Deputati passerà da 630 a 400.
In totale si passerà da 945 a 600, 345 componenti
(componenti, non poltrone come le definiscono in modo dispregiativo i 5 Stelle)
in meno.
Se poi a questa riforma si aggiunge anche l’ennesima modifica
della Legge elettorale, dicono di volerla fare applicando il metodo proporzionale, allora ne vedremo delle belle.
Sul proporzionale ci torneremo nei prossimi giorni, cercando
di affrontare in modo serio il tema ed esporre i nostri convincimenti anche se
controcorrente rispetto alla maggior parte dei politici i quali, attraverso i
loro ragionamenti, ci vorrebbero convincere sulle loro tesi utili a garantire
stabilità e governabilità, mentre si tratta solo di interessi di parte; ma ci
torneremo.
Dunque andiamo a fare due conti in casa dei partiti più
rappresentativi ipotizzando di attribuire i seggi in senso proporzionale
prendendo come riferimento la media degli ultimi sondaggi a nostra conoscenza.
Ovviamente si tratta di un calcolo grossolano che potrebbe
spostare il dato anche se in misura minima.
La botta più grossa la prenderebbe il Movimento 5
Stelle: se ipotizziamo che prenda una percentuale del 20-22% eleggerebbe, tra Camera e Senato, dai 120 ai 130 Parlamentari; sapete quanti ne ha eletti nel marzo dello
scorso anno? 323… A furia di fare tagli (ai vitalizi) tagli (alle
infrastrutture) arriva il vero taglio (quello dei grillini).
Ma se i grillini piangono
Forza Italia non può certo ridere.
Il partito fondato da Silvio
Berlusconi lo danno tra il 7 e il 9%, anche qui, ne elessero 166 ne verrebbero rieletti tra i 48 e i 50,
ben oltre 100 seggi in meno da offrire ai propri candidati.
Anche il PD di
Nicola Zingaretti prederebbe, come
si dice a Roma, ‘na bella sveja.
Quelli del Nazareno (dopo
l’uscita di Matteo Renzi) tutti i sondaggisti li danno intorno al 20%,
decimale più decimale meno, tradotto: da
171 calerebbero a 120, quasi un terzo di parlamentari in meno.
Italia Viva di Renzi, se davvero arrivasse al 4%
porterebbe a casa una piccola pattuglia di 20-25
Parlamentari.
LEU manterrebbe i suoi
15-18 seggi.
Il dato più
sconcertante però
riguarda le forze sovraniste di Lega
e Fratelli d’Italia.
Sia i primi che
i secondi infatti, pur raddoppiando
praticamente i voti (la Lega passerebbe dal 17,4% del 2018 al 30% di oggi e
Fratelli dal 4,3% all’8-9% di oggi) manterrebbero
su per giù gli stessi seggi, la Lega eleggerebbe 183 Parlamentari rispetto ai 180 che ha oggi e FDI dai 48 ai 54
rispetto agli attuali 52. E’ un’ingiustizia? In parte si, anche se il dato del 2018 è frutto di una legge
elettorale mista (proporzionale-maggioritaria) che fu appositamente studiata con la
speranza di non far vincere le elezioni a nessuno, fare l'ennesima "grande coalizione" e non consentire dunque ai 5
Stelle di governare.
Ma poi, come sappiamo, le cose sono andate diversamente, ma
questa è un’altra storia…
In attesa del prossimo approfondimento in cui parleremo di
legge elettorale registriamo che i partiti, chi per un verso chi per un altro,
sono destabilizzati.
E' caos, anzi è panico.
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