ARRENDETEVI,
SIETE
CIRCONDATI!
CIRCONDATI!
Proprio come un quarto di secolo fa, la destra politica
chiama a raccolta gli
Italiani per protestare
contro l’inciucio PD - Movimento Cinque Stelle
Assieme agli amici dello “Scarpone” di Sergio Pirozzi
saremo presenti stamane alle 10,30 a Montecitorio
di Roberto Buonasorte
E brava Giorgia Meloni.
Con la consueta capacità e tempestività – tipica di chi non è
cresciuto all'ombra del cerchio magico, ma facendosi il mazzo in sezione –
Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia oggi saranno centrali nel dibattito politico
italiano.
Certo, ha fatto un po’ sorridere ascoltare il servizio del
Tg1 di ieri delle 13.30 quando, annunciando la manifestazione di oggi, il
cronista ha detto che era “organizzata da Salvini e alla quale avrebbe
partecipato anche la Meloni…”.
Ma non fa niente.
Esattamente come un quarto di secolo fa dunque - era
l’aprile del 1993 e si era in piena bufera giudiziaria per via di “Tangentopoli”, quando l’organizzazione giovanile del partito, il Fronte della Gioventù, organizzò una
protesta a Montecitorio durante il voto della Camera per l’autorizzazione
all’arresto dell’onorevole Craxi - si torna in piazza, piazza Montecitorio.
Stamane non si protesterà contro l’ennesimo fatto di cronaca
o di ruberie varie, si manifesterà per condannare un reato ben più grave: il
furto di esercitare un libero voto, l’impossibilità di mandare a casa – per via
democratica – un governo e un Premier eletti da nessuno.
Si tratterà di prepararsi, come abbiamo scritto nei giorni
scorsi, ad una lunga traversata nel deserto, e se saremo bravi lo faremo tutti
insieme, senza gelosie o ultimatum e veti.
Se Giorgia Meloni ha saputo dare una svolta al partito,
questo è stato possibile perché ella si è lasciata alle spalle le “guerre” di
corrente, ha fatto spallucce quando qualcuno voleva imporle dei veti, ha saputo
aprire il partito a tutti evitando abilmente gli ostacoli che qualche vecchio
trombone aveva tentato di disseminare sul percorso del rinnovamento.
Sarà una grande piazza quella di stamane, che nulla a che
vedere con la “Piazza grande” – dal nome della sua corrente – che Nicola
Zingaretti ha messo in campo per le sue primarie.
Bel personaggio, questo Zingaretti, che andrebbe studiato,
come esempio di contraddizione perenne, da sociologi e psicologi.
Ma anche da psichiatri…
Si dichiara antifascista, Zingaretti, ma quando va sotto in
aula non disprezza i voti dei “fascisti”: quello di Cavallari (eletto grazie ai
voti della Lega, e già assessore della giunta Alemanno), e quello di Cangemi
(addirittura fondatore e dirigente della Fiamma Tricolore di Pino Rauti) che
siglano con Zinga il “Patto d’aula”.
Patto d’aula ideato da Mauro Buschini, attuale Presidente del
Consiglio regionale, ma che alle primarie del PD umiliò Zingaretti (che
sosteneva Orlando) facendo prendere a Matteo Renzi, nella sua Ciociaria, oltre
il 90%. Questo è Nicola Zingaretti!…
Contro questi cialtroni, cara Gorgia, siamo chiamati a
lottare.
Lo dovremo fare nelle piazze, ma anche e soprattutto in
Parlamento; tra le categorie produttive, nelle aule universitarie, nei mercati
rionali…
Giorgia Meloni potrà diventare la nuova ed incontrastata leader del
centrodestra perché saprà essere autentica interprete di quel sentimento popolare
ed interclassista ampiamente diffuso nel Paese.
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