17.9.19


PD-CINQUE STELLE
INSIEME 
ANCHE NEL LAZIO



di Roberto Buonasorte

Anche nel Lazio dunque, dopo l’accordo a livello nazionale, PD e Cinque Stelle hanno trovato un’intesa.
Certo, non entreranno in giunta e non vi sarà alcun rimpasto, come invece accaduto in Parlamento dopo la crisi di governo aperta da Salvini in pieno agosto, ma appunto un’intesa, sui temi, come dicono loro…
E quindi sarà un gioco da ragazzi per Daniele Leodori - vice Presidente della giunta, ed incline, sia per via del carattere mite, che per formazione culturale e politica – mediare, accontentare un po’ tutti, tirare a campare fino a fine Legislatura.
E Zingaretti che era partito soccombente un anno e mezzo fa con 25 Consiglieri dalla sua parte contro i 26 delle altre opposizioni, oggi se ne ritrova addirittura 37 al suo fianco (se continueranno ad essere utili anche i 2 del “Patto d’aula”) con il centrodestra fermo, inesorabilmente, a quota 14.
Ora si tratterà di ragionare bene sulle mosse future.
Si avrà davanti tutto il tempo necessario per rafforzare il Centrodestra, ristrutturarlo evitando gli errori commessi nel passato e coinvolgere tutte le forze sane ma anche nuove di cui questa parte del campo è davvero fertile.
Sarà un autunno caldo, e non solo sotto l’aspetto climatico: l’antipasto lo abbiamo assaporato già con la manifestazione oceanica organizzata da Fratelli d’Italia lunedì della scorsa settimana a Montecitorio
Si inizierà venerdì prossimo all’Isola Tiberina a Roma con la consueta Kermesse della destra italiana, “Atreju 2019”, giunta alla sua 21ma edizione.

C’è da scommettere, come al solito, su una grandissima partecipazione oltre che su un alto livello di personalità nazionali ed internazionali che animeranno i dibattiti e gli approfondimenti, in attesa, ovviamente, dell’intervento conclusivo della Meloni nella giornata di domenica.
C’è poi la manifestazione indetta per il 19 ottobre dalla Lega a Roma.
Ed infine il 27 ottobre.
Quella domenica infatti si svolgerà il primo test elettorale - le elezioni regionali in Umbria - dopo il cambio di maggioranza al Governo, con varie ipotesi e scenari in campo a seconda della direzione che prenderanno gli eventi.
Innanzitutto c’è da capire se anche in questa Regione, proprio nelle prossime ore, PD e Cinque Stelle troveranno un accordo per sostenere un candidato unico a Presidente; in questo caso ci sarebbe una battaglia abbastanza equilibrata; ma al di là del risultato numerico il dato politico sarebbe quello che le due formazioni, un tempo avversarie, punterebbero ad una alleanza stabile nel tempo a venire.
Se invece l’alleanza saltasse solo in Umbria ma poi si concretizzasse nelle altre Regioni che da qui a poco andranno al voto, poco cambierà.
Ancora, se invece le intese non si faranno in nessuna Regione - con la conseguente probabile vittoria del centrodestra praticamente ovunque -  così come fece D’Alema nel 2000, anche Conte sarebbe costretto a salire al Colle e rassegnare le dimissioni.
Solo in questo caso, a nostro parere, ci sarebbe il ritorno anticipato alle urne.

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