I ritratti del sabato
Daniela Santanchè
I magligni si chiedono cosa c’entri
la Regina della mondanità milanese
con la destra sociale e sovranista
la Regina della mondanità milanese
con la destra sociale e sovranista
Ma se il gran Cerimoniere è Ignazio La Russa
allora si può tutto
Er Cavaliere nero
Daniela Garnero è uno di quei personaggi esagerato un po' in
tutto.
Lo è nel vestirsi, nelle frequentazioni, nel numero di
società che ha amministrato, però va ammesso, ci sa fare la ragazza, che partita
giovane da Cuneo è riuscita a scalare prima i salotti che contano della Milano
capitale della finanza, e poi i palazzi della politica romana.
Sul piano politico deve tutto o quasi ad Ignazio La Russa, su
quello degli affari ad un amico, cuneese anch’esso di grande successo – che
proprio qualche giorno fa tra l'altro ha lanciato un suo Movimento politico – cioè Flavio
Briatore.
Sposata
giovanissima con il noto chirurgo estetico Paolo Santanchè, quando dopo tredici
anni si separa, a seguito di un
accordo ottiene, tra l'altro, anche il mantenimento del cognome del congiunto.
Da quel giorno la Garnero per tutti sarà sempre e soltanto Daniela
Santanchè.
I maligni si chiedono cosa c’entri un
personaggio del genere con la destra sociale e sovranista… Ma si sa nel magico
mondo della Milano che conta si può quasi tutto, se poi il gran cerimoniere è
Ignazio La Russa, allora puoi davvero tutto.
E’ grazie ad Ignazio che Daniela nel 1995
ottiene la sua prima elezione, fu nel Consiglio provinciale di Milano;
precedentemente era stata collaboratrice del sindaco della città di allora Gabriele
Albertini.
Nel 2001 poi fa il grande salto in Parlamento
anche se non viene eletta vi fa ingresso perché subentra a Viviana
Beccalossi che intanto si era dimessa perché nominata assessore alla Regione
Lombardia, a Montecitorio ci rimane fino al 2008
Proprio in questo periodo crea la "Visibilia
pubblicità", una società che le darà grandi soddisfazioni sul piano finanziario
anche se i giornali di sinistra non perdono occasione per attaccarla insinuando
che solo grazie alle sue amicizie avrebbe ottenuto linee di credito senza le
necessarie garanzie.
Intanto continua la scalata anche in Alleanza
nazionale tanto che Gianfranco Fini nel 2005 la nomina Responsabile nazionale del
Dipartimento Pari Opportunità del partito, ma poi Daniela litiga con Fini che la
sostituisce, nel 2007, con Barbara Saltamartini.
Poi arriva la Costituente de La Destra, e siamo
alla vigilia delle elezioni politiche del 2008, Gianfranco Fini pone il veto a
Berlusconi sull’ingresso in coalizione del partito fondato da Storace,
Buontempo e Musumeci e questi candidano la Santanchè a Premier di un cartello che
comprende persino la Fiamma Tricolore di Luca Romagnoli.
2,4%, quasi un milione di voti, ma zero seggi.
Pochi mesi e Daniela lascia pure La Destra, fonda un
suo piccolo movimento, inizia il riavvicinamento al Cavaliere che la premia
nominandola, nel 2010, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio.
Tra una riunione in Consiglio dei Ministri e un
salto al Twiga di Forte dei Marmi o al Billionaire di Porto Cervo (dei quali in
diversi periodi è stata socia con Briatore) la Santanchè diventa un personaggio
che conquista le copertine patinate, immancabile a qualsiasi grande evento
mondano, fa parlare di sé anche per i molti importanti spasimanti che cadono ai
suoi piedi.
Il mondo del gossip, si sa, è molto particolare
e basta un fotogramma catturato in modo equivoco che ti affibbiano subito un
flirt o un litigio, un amore irresistibile o una separazione definitiva, ed in
questo tritacarne mediatico ci finisce anche lei attribuendole le più
incredibili love story: la più clamorosa quella che la vorrebbe protagonista addirittura con Luigi Bisignani.
Con il Direttore de Il Giornale Alessandro
Sallusti invece, la storia è stata appassionata ma finita, per stessa ammissione di Daniela,
dopo nove lunghi anni.
A Daniela Santanchè, che ama l’acqua ed il mare
in modo esagerato, non poteva mancare l’ennesimo investimento, e nel 2014 lo fa
ad Arzachena.
E’ proprio nella splendida Costa Smeralda
infatti che cura il business: la costruzione di un Residence di lusso realizzato
sempre con Briatore, acquistando il 10% delle quote, che l’ex Re della Formula
Uno le ha ceduto tramite una società Lussemburghese.
Pur amando l’acqua, in inverno però la Santanchè non
può evitare di frequentare i posti più esclusivi delle Dolomiti, tanto poi compensa quando torna a Milano, dove c’è una favolosa piscina coperta ad
attenderla, che si è fatta realizzare, ma non in villa, addirittura nel suo
attico, quell'attico - a detta di chi ci è stato - da mille e una notte…
Che la fortuna ti assista sempre Daniela, Santanchè.
Che la fortuna ti assista sempre Daniela, Santanchè.
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