11.9.19


ECCO LE PROVE
Mancava solo l’ultimo indizio: Gentiloni


Ripercorriamo insieme questi mesi per capire
tutte le trame che hanno portato al Conte bis
Paese attonito dalla superficialità di Matteo Salvini

di Roberto Buonasorte  

Premessa: Se vuoi capire cosa può succedere in politica da lì a poco, osserva come si muove Dario Franceschini o leggi tra le righe le rare interviste che egli rilascia, e capirai prima degli altri come va a finire la partita.
Fu infatti proprio Franceschini, prima di tutti, a manovrare per far nascere il Governo PDMovimento Cinque Stelle.
Fu sempre Franceschini a mollare Bersani e saltare sul carro di Renzi, salvo poi mollare anche lui per passare con Zingaretti, che infatti vinse le primarie.
Detto questo rimaniamo attoniti dalla superficialità con cui si è mosso Matteo Salvini.
Avrebbe dovuto far riflettere che l’uomo più potente d’Italia e che era destinato a diventare uno dei leader più influenti d’Europa, durante il suo viaggio negli U.S.A. lo scorso giugno, anziché essere ricevuto alla Casa Bianca dal Presidente Trump sia stato ricevuto dal suo vice, Mike Pence.
E mentre Salvini faceva la spola tra Mosca e Washington, Giuseppe Conte tesseva la sua tela tra Bruxelles, Parigi e Francoforte, e si muoveva talmente bene che riusciva a portare in dote i voti dei parlamentari europei pentastellati che saranno determinanti per l’elezione della Von der Leyen.
D’Alema aveva capito tutto.
Come è stato detto più volte, Zingaretti avrebbe avuto un paio di contatti con Salvini garantendo a quest’ultimo che il PD non avrebbe mai fatto una maggioranza con i grillini; ma poi c’è stato un pranzo riservato in Umbria con D’Alema.
 Salvini dunque aveva tutti contro.
Per non parlare delle continue prese di posizione critiche espresse in più occasioni addirittura dal Santo Padre.
Poi un’altra mossa - che avrebbe dovuto  far capire che ormai l’inciucione era quasi pronto - è stata l’elezione di David Sassoli, del PD,  alla presidenza del Parlamento europeo…
Mancava solo l’ultimo indizio, che si è materializzato ieri poco dopo le ore 12 quando le agenzie hanno battuto la notizia della nomina di Paolo Gentiloni a Commissario Europeo agli Affari Economici, e il cerchio si è chiuso.
Il primo danno provocato dalla folle strategia di Salvini, lo abbiamo appreso quando si è saputo della riunione di ieri pomeriggio tra i capigruppo di PD, 5 Stelle e LeU in Senato, all’ordine del giorno la nuova legge elettorale, che tornerà ad essere proporzionale.
Altro che bipolarismo, altro che presidenzialismo, altro che futuro.
Ci stanno portando dietro di trent’anni, alla Prima Repubblica.
Complimenti…

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