ECCO LE PROVE
Mancava solo l’ultimo indizio: Gentiloni
Ripercorriamo insieme questi mesi per capire
tutte le trame che hanno portato al Conte bis
Paese attonito dalla superficialità di Matteo Salvini
di Roberto Buonasorte
Premessa: Se vuoi capire cosa può succedere
in politica da lì a poco, osserva come si muove Dario Franceschini o leggi tra le righe le rare interviste che egli
rilascia, e capirai prima degli altri come va a finire la partita.
Fu infatti proprio Franceschini, prima di tutti, a manovrare
per far nascere il Governo PD – Movimento Cinque Stelle.
Fu sempre Franceschini a mollare Bersani e saltare sul carro di Renzi,
salvo poi mollare anche lui per passare con Zingaretti, che infatti vinse le primarie.
Detto questo rimaniamo attoniti dalla superficialità con cui
si è mosso Matteo Salvini.
Avrebbe dovuto far riflettere che l’uomo più potente d’Italia
e che era destinato a diventare uno dei leader più influenti d’Europa, durante
il suo viaggio negli U.S.A. lo scorso giugno, anziché essere ricevuto alla Casa Bianca dal Presidente Trump sia stato ricevuto dal suo vice, Mike Pence.
E mentre Salvini faceva la spola tra Mosca e Washington,
Giuseppe Conte tesseva la sua tela
tra Bruxelles, Parigi e Francoforte, e
si muoveva talmente bene che riusciva a portare in dote i voti dei parlamentari
europei pentastellati che saranno determinanti per l’elezione della Von der Leyen.
D’Alema aveva capito tutto.
Come è stato detto più volte, Zingaretti avrebbe avuto un paio di contatti con Salvini garantendo
a quest’ultimo che il PD non avrebbe mai fatto una maggioranza con i grillini;
ma poi c’è stato un pranzo riservato in Umbria con D’Alema.
Salvini dunque aveva tutti contro.
Per non parlare delle continue prese di posizione critiche
espresse in più occasioni addirittura dal Santo
Padre.
Poi un’altra mossa - che avrebbe dovuto far capire che ormai l’inciucione era quasi
pronto - è stata l’elezione di David
Sassoli, del PD, alla presidenza del Parlamento europeo…
Mancava solo l’ultimo indizio, che si è materializzato ieri
poco dopo le ore 12 quando le agenzie hanno battuto la notizia della nomina di Paolo Gentiloni a Commissario Europeo
agli Affari Economici, e il cerchio si è chiuso.
Il primo danno provocato dalla folle strategia di Salvini, lo
abbiamo appreso quando si è saputo della riunione di ieri pomeriggio tra i
capigruppo di PD, 5 Stelle e LeU in Senato, all’ordine del giorno la nuova legge elettorale, che
tornerà ad essere proporzionale.
Altro che bipolarismo, altro che presidenzialismo, altro che
futuro.
Ci stanno portando dietro di trent’anni, alla Prima
Repubblica.
Complimenti…
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