Borghi del Lazio
Arpino
Oggi conosciamo il centro
ciociaro
che ha dato i natali ad illustri suoi figli, tra cui
Caio Mario e Marco Tullio Cicerone
di
Roberto Buonasorte
Arpino è una delle più antiche città del basso Lazio, tanto che c'è un certo mistero sull'esatta età della sua fondazione, anche se i ritrovamenti archeologici la farebbero risalire ad origini volsche.
Arpino è una delle più antiche città del basso Lazio, tanto che c'è un certo mistero sull'esatta età della sua fondazione, anche se i ritrovamenti archeologici la farebbero risalire ad origini volsche.
Posta a 450 metri
sopra il livello del mare, Arpino è famosa, tra l'altro, per
aver dato i natali a Caio Mario nato ad Arpinum nel 157
a.C. e a Marco Tullio Cicerone nel 106
a.C.
In onore di
quest'ultimo prende il nome il corso della città, ma anche lo storico Collegio
Tullio. A memoria dell'antica fondazione invece oltre che alla
fierezza per i tanti figli illustri che hanno contribuito alla grandezza
di Roma antica, sulla porta medievale d'ingresso è scolpita in una
lapide in lingua latina la cui traduzione in lingua italiana così recita: O
VIANDANTE, STAI ENTRANDO IN ARPINO, FONDATA DA SATURNO, CITTA' DEI VOLSCI,
MUNICIPIO DEI ROMANI, PATRIA DI MARCO TULLIO CICERONE, PRINCIPE DELL'ELOQUENZA
E DI CAIO MARIO SETTE VOLTE CONSOLE. L'AQUILA TRIONFALE PRESE IL VOLO DA QUI
ALL'IMPERO, SOTTOMISE A ROMA TUTTO IL MONDO. RICONOSCI IL SUO PRESTIGIO, E VIVI
IN SALUTE.
Oggi il centro ciociaro conta
circa 7.000 abitanti, quasi dimezzati rispetto al picco di oltre 12.000
residenti che ci vivevano negli anni '60.
Distante circa 120 Km da Roma, si
raggiunge percorrendo l'autostrada Roma-Napoli deviando
all'uscita di Ferentino e seguendo poi le indicazioni per
Arpino.
Tra gli edifici
storici da non perdere ci sono il Palazzo Quadrini Borromeo,
il Castello di Ladislao del XIII secolo, la Chiesa di
San Michele, mentre la Patrona è la Madonna di Loreto che
si festeggia il 10 dicembre. Da visitare c'è sicuramente l'Acropoli di
Arpino che è un importante sito archeologico, particolarmente
significativo l'"arco a sesto acuto" rimasto ormai esemplare
unico nel suo genere nell'intera area mediterranea.
Mentre
la Fontana dell'Aquila Romana - di cui riportiamo di seguito
l’immagine - rappresenta il simbolo della città.
Negli anni '80 si ricorda
Arpino come una delle location in cui è stato girato il film
capolavoro "Splendor" con Massimo Troisi.
Siti da visitare, eventi a cui
partecipare, piatti da gustare, sport da praticare:
si segnalano, nei dintorni di
Arpino, le magnifiche cascate di Isola Liri, dal punto
naturalistico ci si può incamminare verso il Monte Lungo e
i Monti Ernici, per quanto riguarda gli itinerari religiosi segnaliamo
la Via Francigena del Sud, il cammino di Benedetto.
A maggio c'è la gara di traduzione
di brani di Cicerone, ad agosto invece potremo
assistere al Palio delle Contrade.
Per la buona cucina ad Arpino
possiamo gustare le sagne e fagioli con gli asparagi
selvatici oppure le ciammaruche (lumache al sugo), piccioni
ripieni o carni, espressamente locali, come il capretto o l'agnello.
Ma dopo tutto questo ben di
Dio, occorrerà smaltire con un po' di sport; e quale migliore cosa del trekking?
Si può fare nell'area Wilderness presso le Gole del
fiume Melfa.
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