* di Biagio Cacciola
La
40 esima edizione del meeting di Rimini e' legata a una frase di San
giovannipaolo secondo sullo sguardo che contempla Cristo. Non e' un caso che il
meeting e comunione e liberazione siano sopravvissuti a prima, seconda e, ora,
terza repubblica. Alle sue edizioni infatti hanno partecipato tutti i
protagonisti Dell’Italia politica degli ultimi cinquant'anni. Anche
quelli che poi sono stati trascinati via in malo modo dai cambi di sistema che
si sono succeduti. Eppure il meeting è rimasto vivo. Con una vitalità addosso
che stupisce, solo se si guarda al fatto che e' l unica manifestazione politica
, culturale , sociale che resiste nell’Italia dove le feste dell’Unità sono
solo un lontano remake di quelle di una volta , dove nemmeno partiti di governo
sanno mobilitare decine di migliaia di persone come avviene al meeting .
E' chiaro che il segreto di questa giovinezza sta nel fare politica ma non
fermarsi a essa. Certo il meeting mobilità forze economiche che sono quelle che
muovo il paese, ma lo fa non nel nome di un appartenenza politica ma nella
voglia di dialogo, di solidarietà, di sussidiarietà . Un Italia diversa, più
profonda di quella che riduce il dibattito politico a ruspe o migranti, come se
la politica non di dovesse occupare Dell uomo, delle sue esigenze bisogni. Tutto
questo in una cornice cristiana, di un cristianesimo però non urlato , non da
guerra , ma legato alle esperienze di incontri tra persone anche di religione
diverse che abbiano la pace come meta e destino.
* Filosofo
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