Gli italiani non
sopporterebbero
l’ennesimo governo nato da
manovre di Palazzo
Tutti si appellano a
Mattarella,
intanto oggi c’è la Capigruppo al Senato
intanto oggi c’è la Capigruppo al Senato
Le Meloni preannuncia le
liste di FdI:
saranno composte da esponenti del mondo del lavoro
e da chi ha un reale radicamento territoriale
saranno composte da esponenti del mondo del lavoro
e da chi ha un reale radicamento territoriale
di Roberto Buonasorte
Sono ore febbrili quelle
che la politica, ma anche l’economia, vivono in questo agosto
torrido segnato dalla colonnina che sfiora i 40 grandi un po’ ovunque,
anche nei palazzi della politica e delle Istituzioni; lì addirittura, se
non ci fosse l’aria condizionata, di gradi se ne sfiorerebbero 90, esattamente come
fa la paura…
Quel “mattacchione” di Salvini
ha preso tutti in contropiede, perché mentre gran parte
dei parlamentari era in
procinto di partire per le vacanze, lui ha dato il via alla crisi di
Governo, addirittura a Camere chiuse, una cosa che non accadeva
da cento anni esatti.
Matteo aveva pianificato
tutto per tempo: in realtà sperava che la maggioranza andasse
in frantumi con la bocciatura del Decreto sicurezza bis, dove
avevano posto la questione di fiducia e dove non pochi erano i mal di
pancia grillini.
E invece quel “diavolo”
di Di Maio era riuscito a blindare il Movimento e scongiurare
la fine anticipata della Legislatura.
Che qualcosa bolliva in
pentola lo avevamo intuito già da qualche giorno, da quando – e lo abbiamo
scritto sul nostro blog mercoledì 7 agosto – Giovanni Toti era andato in
fretta e furia a registrare il suo Movimento; “Lo manda Salvini?”, avevamo
scritto nel titolo del pezzo; evidentemente si, possiamo confermare oggi.
Non solo: prima di far
depositare la mozione di sfiducia, il leader leghista si era voluto sincerare con
il segretario del PD, Nicola Zingaretti, che tutto andasse liscio, che
non vi fossero giochini da parte dei Senatori Democratici.
“Tutto a posto”, avrebbe
assicurato Zingaretti, che però, evidentemente, aveva fatto i conti senza
l’oste, se è vero che Matteo Renzi ancora oggi “controlla”
almeno 34 Senatori su 51.
Vedremo…
E mentre tutti dicono di
essere contrari ad inciuci e strani giochi di Palazzo – come è giusto
che sia – e di affidarsi al buonsenso del Capo dello Stato, in realtà le
manovre sono in atto, eccome se sono in atto.
A parte la dichiarazioni di
Renzi, ieri, che ha sparigliato il campo con quella sua apertura ad un
Governo Istituzionale, bastava leggere, nel pomeriggio, le dichiarazioni di altri
esponenti politici per capire: altro che “colombe”, “colombissime” sembravano…
Prendi quella congiunta Casini-Tabacci, e
poi Gianfranco Rotondi, Razzi, Anzaldi, ed infine quella di Goffredo Bettini.
Se senti questo
nome, Bettini, per chi non è di Roma o non è stato del PCI o del PD, dice
poco, ma se invece si sa chi sia, e quanto peso abbia nel partito,
allora ci si rende conto che quella sua dichiarazione con la quale
apre ad una maggioranza PD-Cinque Stelle, “purché alla luce del sole
e che duri fino a fine Legislatura”, dimostra che di fatto c’è
una manovrona, altro che…
Occhio dunque, già da oggi
pomeriggio caro La Russa, che parteciperai insieme al Capogruppo in
Senato Ciriani a quella delicata riunione piena di insidie.
Per quanto riguarda Giorgia
Meloni invece, sembra che abbia davvero le idee molto chiare.
Per nulla spocchiosa –
eppure potrebbe esserlo, visti i sondaggi che attribuiscono a FdI percentuali
vicine alla doppia cifra – in una recente intervista, oltre a toccare
i temi più importanti del momento, ci ha molto colpito quando ad una
domanda su come intendesse comporre le liste del partito alle prossime
politiche, abbia risposto che “oltre alla riconferma degli uscenti che
hanno lavorato bene”, voglia fare degli innesti tenendo conto di chi
proviene dal mondo del lavoro e di chi ha un reale radicamento territoriale.
Brava Giorgia, la nuova destra
italiana- consapevole degli errori fatti nel passato, quando si agiva
molto spesso con tanta arroganza, ha bisogno di comportarsi con
umiltà, dando spazio ai molti giovani meritevoli, ad amministratori che
combattono tutti i giorni nella trincea della politica della strada, a chi
ci mette la faccia correndo sempre a preferenze.
Perché se non si agisce
così, puoi avere anche un successo temporaneo, ma dato solo dal favore del
momento, se invece punti sulla qualità della tua squadra, il tuo/nostro
Movimento sarà destinato ad essere protagonista per decenni, e
non solo per qualche breve
stagione, magari utilizzato da qualcuno come
un taxi.
Nessun commento:
Posta un commento