Tra veti incrociati e finto rinnovamento
va avanti la trattativa tra PD e Cinque Stelle
Aperture persino alla estrema sinistra
per un vero minestrone che porterà solo danni
di Roberto Buonasorte
Per comprendere la “serietà, di questi “signori”, Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio, basti scorrere i generici cinque punti proposti
dal segretario Dem e i dieci del Capo politico dei pentastellati sui quali si
basa l’avvio della trattativa per tentare di formare un “nuovo” governo, e ti
accorgi che non c’è neppure un lontano riferimento alla drammatica situazione
in cui vivono i terremotati da oltre
tre anni.
Il tutto poi proprio a ridosso del terzo anniversario che si
è celebrato sabato scorso.
Hanno davvero una faccia tosta come pochi costoro, faccia
tosta che l’Italia intera ha potuto vedere sabato quando, in diretta da Amatrice su Rai uno, il Vescovo di Rieti
Eppure erano lì, i maggiori responsabili, il Presidente della
Regione Zingaretti e il Sottosegretario con delega alla ricostruzione Crimi, impassibili, due mummie
sembravano…
Ma loro, PD e Cinque Stelle, tra veti incrociati e
finto rinnovamento stanno tentando disperatamente di trovare un accordo pur di
non mandare il popolo a votare e dare finalmente agli italiani un governo di
centrodestra forte, coeso ed autorevole.
Persino l’estrema sinistra stanno imbarcando…
Non sappiamo se tra oggi e domani l’Armata Brancaleone troverà
la quadra, ma se dovesse malauguratamente accadere probabilmente quel
“modello”, se così si può chiamare, tenteranno di applicarlo anche nelle
imminenti elezioni regionali.
Sarà una catastrofe.
Sul TAV come la
metteranno? PD favorevole Cinque Stelle contro; e sul caso delle banche? E
sulle politiche migratorie? Nelle Regioni poi ne vedremo delle belle.
Nel Lazio, alla
Pisana – sede del Consiglio regionale – sarà un cinema, solo posti in piedi
signori…
Intanto però a rimetterci saranno i cittadini, e non solo i
terremotati del centro Italia, per i quali andrebbe presa in considerazione la
proposta del responsabile nazionale di Fratelli
d’Italia per le emergenze Sergio
Pirozzi che suggerisce di nominare un Commissario con i poteri per quei
comuni che a differenza di altri hanno avuto la distruzione del 50% più uno, ma
a rimetterci saranno tutti gli italiani.
Si ricomincerebbe con le politiche assistenziali, l’aumento
del debito pubblico, l’immigrazione incontrollata nel nome di quella
solidarietà spesso finta ed ipocrita.
Ed ancora: si tornerà a Genitore
1 e Genitore 2 al posto di Mamma e Papà?
Butteranno a mare “Quota
100” per rispolverare la Fornero?
Perché dobbiamo subire tutto ciò, Signor Presidente della
Repubblica?
Ella è persona saggia, sia intransigente nelle prossime ore
quando si appresterà a fare il secondo giro di consultazioni, e se vede che
lorsignori “giocano” non esiti un solo istante e sciolga le Camere e dia
finalmente la parola agli elettori, parola che vale molto più di quelle che da troppo tempo pronunciano questi cialtroni.
Nessun commento:
Posta un commento