Passata la paura per i
grillini sul TAV,
per ora le loro poltrone sono salve
Salvini intanto apre nuovi
fronti, e fa scaldare Toti…
di Roberto Buonasorte
Come abbiamo
scritto ieri, il governo, ma soprattutto gli improvvisati grillini, avendo
superato la difficile prova sul Decreto sicurezza bis dove i numeri al Senato
erano risicati, per ora sono salvi.
Ma solo per
ora, infatti a sentire le parole pronunciate da Matteo Salvini ieri durante la conferenza stampa convocata dopo l’incontro
con le parti sociali in vista della manovra finanziaria, il big bang sembra solo rimandato.
Perché alla
domanda dei giornalisti su una possibile crisi, il Ministro dell’Interno ha
affermato, sibillino: “potrebbe esserci molto presto, anche prima di settembre”.
Ma siccome
siamo ormai abituati alla sceneggiata che va avanti da più di un anno tra
Matteo e Giggino, le parole dei due vice di Giuseppe Conte vanno sempre prese con la dovuta cautela.
Da una parte
Salvini con i suoi penultimatum, dall’altra Di Maio ad ordinare ai suoi facite
ammuina.
E intanto
Salvini apre nuovi fronti, dal TAV
allo sblocco di tutti i cantieri; dal taglio delle tasse alla lotta alla
immigrazione.
Certo,
proclami tanti, risultati pochini sino ad ora, come è ovvio che sia quando ci
si trova di fronte ad una alleanza innaturale e ad un esecutivo che cammina con
il freno a mano tirato.
Altra passo
se vi fosse un governo più agile e coerente, come quello, ad esempio, tra Lega
e Fratelli d’Italia, ma questa è
un’altra storia…
Intanto
stamane – lo abbiamo appreso ieri dalle agenzie di stampa – Giovanni Toti, insieme ad un gruppo di
fedelissimi, si recherà presso lo studio di un notaio a Roma per dar vita,
attraverso Atto costitutivo e Statuto, ad una associazione. “Cambiamo!” il nome scelto dal
Governatore ligure ormai di fatto fuori da Forza
Italia.
“E’
un’associazione e non un partito!” si sono affrettati a dire quelli vicini a
Toti, e se vogliamo anche in modo abbastanza rozzo, visto che i partiti altro
non sono che delle associazioni, appunto; ma si sa, in quest’epoca così
superficiale tutto è concesso.
E se si
vuole conoscere quali siano le reali intenzioni dell’enigmatico leader della
Lega circa la durata del Governo, tempi e modi di una apertura della crisi,
occorre monitorare proprio le mosse di Giovanni Toti.
Nessuno ci
toglie dalla testa che Salvini e Toti giochino in tandem, di sponda; con l’obiettivo
comune di spolpare definitivamente Forza Italia e poi andare al voto.
Eppure per la
parte di Forza Italia che ritiene ormai superata quell’esperienza l’approdo più
naturale dovrebbe essere quello di Fratelli d’Italia.
Lo ha capito
da tempo Raffaele Fitto, che per
primo ha scommesso sul nuovo corso impresso dalla Meloni, ma poi negli ultimi mesi tanti altri esponenti provenienti
dall’esperienza centrista come Antoniozzi
e Ciocchetti nel Lazio, poi ex An o
PdL dispersi tra mille rivoli, come Augello,
Aracri, Angelilli, lo abbiamo fatto noi seguendo Sergio Pirozzi, con la sua straordinaria capacità attrattiva nel
mondo dello sport, del volontariato, della società civile; e ancora, dal nord Elisabetta Gardini e dalla Sicilia il ritorno
del bravo sindaco di Catania Salvo Pogliese.
Lo stesso
appello verrebbe voglia di lanciare al “nostro” Governatore Nello Musumeci e alla sua “Diventerà Bellissima”, con tutto quel
carico emotivo e di onestà che sta imprimendo alla sua Sicilia.
Ci sarà
tempo per riflettere su questa bella prospettiva, anche per Giovanni Toti, a
meno che non sia proprio Salvini a frenarlo…
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