L’uomo che governa la
sua Regione senza maggioranza
pretende di dare lezioni
a livello nazionale e sfiduciare
il Ministro dell’Interno
il Ministro dell’Interno
di Roberto Buonasorte
Nicola Zingaretti, non sapendo che pesci pigliare, per
tenere unito quello che rimane del PD si è inventato la raccolta di firme per
sfiduciare il ministro Matteo Salvini.
“Lo faremo nelle piazze e in tutte le
edizioni de la Festa dell’Unità”, ha tuonato con piglio deciso ma poco
convincente davanti le telecamere, con quella faccia rotondetta e per alcun
aspetti anche un po’ simpatica, che appunto non fa paura a nessuno, neppure
quando alza la voce.
Ma, figliolo
- ci viene da dire a caldo, non hai i numeri per farlo in Parlamento – che
certo non rispecchia più la fotografia di un Paese che c’era un anno fa – figuriamoci
se ce li hai tra il popolo, quei numeri…
Già ce la
immaginiamo, la conferenza stampa convocata in pompa magna a fine settembre con
Nicola Zingaretti, affiancato da Paola
De Micheli (che poi è il vero Segretario del partito), a snocciolare numeri
da favola del tipo: “abbiamo raccolto 7 milioni 350 mila 820 firme, di cui
oltre un milione nella sola Emilia Romagna...”
Che poi
cadrà anch’essa da lì ad un mese.
E’ chiaro
che è l’ennesimo bluff; simile a quelli che ci racconta da oltre sei anni in
Regione Lazio.
Dalla
qualità dei servizi nella sanità alla capacità di spesa dei fondi europei, la
giunta Zingaretti è fanalino di coda in Italia.
Ma lui,
Governatore a mezzo servizio, gira l’Italia e racconta di una sinistra in
ripresa, di una “Piazza Grande” che
vede solo lui, di una riscossa ormai vicina, salvo perdere tutte le Regioni in
cui si è votato nell’ultimo anno e cedere al centrodestra roccaforti come
Ferrara e Forlì, ma anche Foggia, Potenza…
“Si, ma quelle sono città che hanno risentito
del vento nazionale”, si giustificano dal costosissimo staff del Presidente.
Altra burla;
Zingaretti infatti ha governato così “bene” il Lazio che cede a Lega e Fratelli d’Italia città storicamente di sinistra come Civita Castellana nel viterbese, Palestrina e Ciampino nella provincia di Roma.
E dunque
colui che governa solo grazie al “patto
d’aula” siglato con due consiglieri eletti con il centrodestra, pretende di
dare lezioni al mondo intero, imporre il suo modello che fa acqua da tutte le
parti, ergersi a campione della legalità e della trasparenza.
A proposito
di trasparenza, attendiamo ancora una riga di smentita, una querela per
diffamazione, insomma uno straccio di risposta da Nicola Zingaretti o dai
vertici della COTRAL sulla nostra denuncia pubblica fatta su questo Blog nel
pezzo dal titolo “Se il Rom viaggia
gratis”, dopo le rivelazioni
dell’autista Marco.
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